INPS SINTESI RAPPORTO ANNUALE 2012

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Di seguito la sintesi del rapporto annuale  2012 pubblicato oggi dall'ufficio stampa Inps.

SINTESI RAPPORTO ANNUALE INPS 2012

Il nuovo Inps

L’Inps presenta quest’anno la quinta edizione del Rapporto annuale, la prima dopo l’incorporazione di Inpdap ed Enpals.
La situazione dell’Istituto si presenta sostanzialmente unica nel panorama internazionale. L’Inps, infatti, quale ente gestore di tutto il sistema pensionistico pubblico, delle prestazioni di sostegno al reddito e di molte delle prestazioni a carattere assistenziale, costituisce attualmente l’unico polo per la gestione della previdenza sociale nazionale, caratterizzandosi per i contenuti costi di funzionamento, assicurando ai cittadini un unico soggetto interlocutore per i servizi di previdenza e di assistenza.

La gestione dipendenti pubblici porta in rosso il bilancio Inps

Nel 2012 la gestione finanziaria di competenza del Nuovo Inps ha evidenziato un saldo negativo di quasi 9 miliardi di euro, dovuto esclusivamente alla Gestione dei dipendenti pubblici ex Inpdap.
Il disavanzo del 2012, primo anno di esercizio dopo l’incorporazione dell’Inpdap e dell’Enpals nell’Inps, risulta dalla differenza fra 376.896 milioni di euro di entrate e 385.892 milioni di euro di uscite.

All’inizio dell’esercizio 2012 l’Inps presentava un avanzo patrimoniale di 41,3 miliardi di euro, mentre l’ex Inpdap aveva un disavanzo di 10,3 miliardi e l’ex Enpals un attivo di 3 miliardi. Il patrimonio netto del nuovo Ente integrato risultava quindi pari a 34 miliardi, per effetto della somma dei due attivi (41,3 e 3 miliardi) e del passivo ex Inpdap (10,3 miliardi).

Alla fine dell’esercizio 2012, la situazione patrimoniale del Nuovo Inps ha rilevato un patrimonio netto di 22 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’avanzo di amministrazione, nel 2012 è passato dai 60,3 miliardi del solo Inps ai 55,6 miliardi del Nuovo Inps.

Le entrate (+32,5%)

Il totale delle entrate 2012 del Nuovo Inps ammonta complessivamente a 376.896 milioni di euro con un aumento del 32,5% rispetto al 2011, incremento dovuto soprattutto alla contabilizzazione delle entrate dei due Enti incorporati (nel 2011, per il solo Inps, le entrate erano state 284.428 milioni). Del totale delle entrate, quelle
contributive sono 210.198 milioni, così suddivise:

  •   152.850 milioni per la Gestione privata (150.824 mln nel 2011): +1,34%;
  •   56.177 milioni per la Gestione dipendenti pubblici (58.579 mln nel 2011): -
    4,1%;
  •   1.171 milioni per la Gestione lavoratori dello spettacolo (1.169 mln nel 2011)
    +0.17%.
    Le uscite (+36,3%)
    Nel 2012, il Nuovo Inps ha sostenuto complessivamente spese per 385.892 milioni di euro (le uscite del solo Inps nel 2011 sono state pari a 283.131 milioni di euro). Le principali voci di uscita sono rappresentate dalla spese per le pensioni (248,3 miliardi) e dalle prestazioni economiche temporanee (48 miliardi). Le spese di funzionamento (al netto delle spese per il personale) ammontano a 1,1 miliardi.
    Le pensioni
    L’Inps eroga ogni mese, fra private e pubbliche, circa 21,1 milioni di pensioni (di natura sia previdenziale sia assistenziale) a più di 15,9 milioni di cittadini, per una spesa complessiva che è stata, nel 2012, di 261,3 miliardi di euro. Di questi, 63,3 miliardi si riferiscono a pensioni ex-Inpdap ed ex-Enpals.
    L’assegno medio
    L’importo medio mensile delle prestazioni previdenziali Inps è di 881 euro, quello delle pensioni ex Inpdap è di 1.725 euro e quello delle pensioni ex Enpals di 1.175 euro.
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    La Gestione Privata

    Il numero delle pensioni Inps al 31 dicembre 2012 è di circa 18,3 milioni: di queste, circa 3,6 milioni (20%) sono costituite da prestazioni assistenziali, mentre è di circa 14,6 milioni (80%) il numero delle pensioni previdenziali.
    Gli importi medi delle prestazioni differiscono sensibilmente tra le varie tipologie di trattamenti: da 1.527 euro mensili per le pensioni di anzianità, a 695 e 606 euro mensili, rispettivamente, per le pensioni di vecchiaia e di invalidità, mentre le prestazioni ai superstiti hanno un importo medio mensile di 565 euro.
Nel 2012 la spesa per le sole pensioni Inps è stata di 198 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2011, quando era stata di 194,5 miliardi). L’incremento del 34,4% nelle uscite per pensioni è imputabile quindi quasi integralmente all’incorporazione degli Enti
soppressi.
A determinare le differenze di importo fra le varie gestioni concorrono numerosi fattori, quali una maggiore discontinuità lavorativa nel privato rispetto al pubblico, un maggior numero di pensioni di vecchiaia calcolate su minimi contributivi, una maggiore presenza di donne pensionate e un elevato numero di pensioni indirette liquidate nella gestione
privata

Il valore medio mensile delle prestazioni assistenziali è di 428 euro, in maggioranza (62%) destinati a donne. Dei 3,6 milioni di prestazioni assistenziali, circa 849 mila sono costituiti da pensioni e assegni sociali (importo medio mensile 433 euro), mentre oltre 2,7 milioni sono prestazioni agli invalidi civili (427 euro mensili).
Il 47,2% delle pensioni Inps ha importi inferiori ai 500 euro mensili, il 28,7% importi compresi fra 500 e 1000 euro e il 12,5% importi che non superano i 1500 euro. Il restante 11,6% percepisce pensioni oltre i 1500 euro lordi mensili.
La Gestione Dipendenti Pubblici
Le pensioni a carico della Gestione dipendenti pubblici (comprendente magistrati, scuole, forze armate, enti locali e così via) alla data del 31 dicembre 2012, sono 2,8 milioni, per una spesa complessiva di 62,3 miliardi di euro. Il 58% di esse sono erogate a donne, che percepiscono il 49% dell’importo annuo complessivo.
Le pensioni dirette, pari a 2,2 milioni, costituiscono il 77% del totale, con importi medi mensili che variano da 1.611 euro per le donne a 2.212 euro per gli uomini. Il resto delle prestazioni è costituito da pensioni indirette e reversibili con importi medi mensili di 1.137 euro per le donne e 780 euro per gli uomini.
Nella Gestione dipendenti pubblici il 2,8% delle pensioni ha importi inferiori ai 500 euro mensili, il 16,2% importi compresi fra 500 e 1000 euro, il 32,2% importi fra i 1000 e i 1500 euro e il 21,5% importi che non superano i 2000 euro. Le pensioni oltre i 2000 euro sono il restante 27,3%.
La Gestione Lavoratori dello Spettacolo

Le pensioni a carico della Gestione dei lavoratori dello spettacolo (ex Enpals) sono 59.569 per una spesa complessiva di 943 milioni di euro. Le pensioni erogate a donne costituiscono il 52%, per un importo annuo complessivo pari al 41% del totale.
Le pensioni di vecchiaia e anzianità costituiscono oltre il 66% dei trattamenti in pagamento, con importi medi che variano da 1.564 euro mensili per gli uomini a 1.141 euro per le donne. Seguono le pensioni ai superstiti (29%) corrisposte per la quasi totalità (91%) alle donne, con un importo medio mensile (725 euro) leggermente superiore a quello degli uomini (698 euro).

Il 31,3% delle pensioni della Gestione lavoratori dello spettacolo ha importi inferiori ai 500 euro mensili, il 23,7% importi compresi fra 500 e 1000 euro e il 14,4% importi che non superano i 1500 euro. Il 30,6% delle pensioni supera, infine, i 1500 euro.

Le prestazioni a sostegno del reddito
Nel 2012 sono stati erogati 22,7 miliardi di euro per le prestazioni di sostegno al reddito, tra Cassa integrazione guadagni, indennità di disoccupazione e mobilità, per una platea di beneficiari di circa 3,2 milioni.

La cassa integrazione guadagni
Nel 2012, la spesa totale per le prestazioni CIG è stata pari a 6,2 miliardi di euro. Il totale complessivo delle ore autorizzate è stato di circa 1,1 miliardi di ore, così suddivise:
  •   CIGO - 335,6 mln di ore (30,8%)
  •   CIGS – 400,2 mln di ore (36,7%)
  •   CIGD – 354,8 mln di ore (32,5%)

    Complessivamente è stato autorizzato il 12% di ore in più rispetto al 2011.
    Per quanto riguarda le ore effettivamente utilizzate (il cosiddetto “tiraggio”), il totale 2012, pari a 520,5 milioni di ore, è stato superiore alle ore utilizzate nel 2011 (484,4 mln).
    L’indice di tiraggio, cioè il rapporto tra il totale delle ore utilizzate ed il totale delle ore autorizzate, è risultato pari al 47,73% nel 2012, a fronte del 49,77% registrato nell’anno precedente. Solo quello relativo alla CIGO ha avuto un andamento decrescente, essendo passato dal 52,6% del 2011 al 44,05% del 2012.
    Nel 2012, il flusso annuo dei lavoratori interessati dalla CIG è stato di 1.607.000 lavoratori, con un incremento del 28,5% rispetto al 2011.
    L’indennità di disoccupazione
    Nel 2012, per i trattamenti di disoccupazione, sono stati erogati in totale 13,7 miliardi di euro. Hanno beneficiato della prestazione circa 1,4 milioni di soggetti, di cui fanno parte anche i precari della scuola che influenzano il normale trend di entrate e uscite dallo stato di disoccupazione, soprattutto nel periodo estivo.
    L’indennità di mobilità
    Nel 2012 la spesa per le prestazioni di indennità di mobilità è stata di 2,8 miliardi di euro. Le domande pervenute sono state 152.293, con un aumento del 22,4% rispetto all’anno precedente.

    Le prestazioni a sostegno della famiglia e malattia

    Complessivamente, per indennità di maternità, assegni al nucleo familiare e indennità di malattia, sono stati spesi oltre 10,4 miliardi di euro.
    L’indennità di maternità
    Per i trattamenti economici di maternità, la spesa totale del 2012 si attesta su 2,9 miliardi di euro. Il totale dei beneficiari di congedo obbligatorio di maternità (madri e padri lavoratori dipendenti, lavoratrici autonome e iscritte alla gestione separata) ammonta per il 2012 a 388.878 unità, in calo del 6,76% rispetto al 2011.

    Gli assegni al nucleo familiare
    La spesa totale sostenuta nel 2012 per gli assegni al nucleo familiare (comprensiva anche della quota riguardante gli assegni per il congedo matrimoniale) è pari a 5,5 miliardi di euro. La sezione più cospicua si riferisce alla spesa per gli ANF destinati ai nuclei familiari dei lavoratori dipendenti, pari a 4.266 milioni di euro.
    L’indennità di malattia
    La spesa erogata nel 2012 per i trattamenti legati alle giornate di assenza per malattia è pari a 2 miliardi di euro, di cui 79 milioni per le indennità di donazione sangue.

L’Istituto
Al 31/12/2012 il personale dell’Inps era di circa 25.800 unità, in calo rispetto all’anno precedente, quando contava 26.500 dipendenti (nel 2009 erano 29.500). Aggiungendo il personale pervenuto dopo l’incorporazione con Inpdap ed Enpals, oggi i dipendenti dell’Istituto sono poco più di 32mila. Si tratta dell’1% circa del totale dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, che gestiscono praticamente la metà della spesa pubblica dello Stato, garantendo ogni anno circa 35 milioni di prestazioni per 40 milioni di cittadini. A fronte del continuo calo del personale, si registra un incremento della produttività (più servizi erogati in relazione alla perdurante crisi economica, nuove competenze attribuite all’Istituto): nel 2012 l’indice di produttività è stato del 4,5% superiore al 2011.
Rapporto cittadini/Inps (WEB e telefono)
Tutti i servizi e le prestazioni, previdenziali ed assistenziali, erogati dall’Istituto sono direttamente accessibili dal portale internet istituzionale (www.inps.it), che attualmente rappresenta il canale fondamentale di comunicazione nel rapporto con l’utenza. Informazioni e servizi sono a disposizione su oltre 21mila pagine web e sono fruibili sempre (24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana).

I numeri del sito web:
  •   visitatori portale web: 299,5 milioni (+44,5% rispetto al 2011)
  •   media giornaliera di visitatori portale: oltre 818mila (+44,1 rispetto 2011)
  •   pagine web visitate: quasi 3,4 miliardi (+32% rispetto al 2011)
  •   media giornaliera di pagine web: 9,2 milioni (+31,7% rispetto al 2011)
  •   totale pagine web sul sito: 24.057 (+13,2% rispetto al 2011)
  •   PIN rilasciati: 10,04 milioni di PIN (+32,1% rispetto al 2011)
    I servizi erogati
    Il numero dei servizi erogati dal portale Inps ed il numero degli utenti online è in costante aumento, anche se il pubblico di riferimento dell’Istituto è in gran parte poco alfabetizzato dal punto di vista telematico. Pertanto, allo scopo di tutelare anche quella quota di popolazione non sufficientemente “informatizzata”, gli stessi servizi disponibili online sono offerti dall’Istituto tramite il Contact Center integrato 803164 e gli intermediari autorizzati (Patronati, CAF, Consulenti del lavoro, Associazioni di categoria ecc.):
  •   Contact Center: 930mila telefonate (+29,3% rispetto al 2011)
  •   Cittadini e imprese: 43 milioni di servizi forniti
  •   Intermediari: 45 milioni di servizi forniti 

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